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CONTATTI

Viaggi a Kimbondo – febbraio e marzo 2014
Febbraio-Marzo 2014
Kimbondo

Cari Amici,

sono ormai oltre otto anni che, prima attraverso l’Associazione Amici di Cortina e poi con la Fondazione InSé Onlus, sosteniamo in modo costante e significativo quel piccolo grande pezzo di umanità che affolla la Pediatria di Kimbondo, nel Congo più povero e arretrato. Insieme con Laura Perna – la straordinaria dottoressa italiana, specializzata nella cura delle malattie tropicali, che oltre trent’anni fa ha fondato questa comunità dedicandogli l’ultima parte della sua vita (a novembre farà 95 anni, e da diverso tempo non è più tornata in Italia) – e con il decisivo supporto di Padre Hugo Rios, medico cileno e motore dell’organizzazione, centinaia di bambini e ragazzi, decine di madri senza famiglia, i tanti disgraziati che chiedono asilo e che vengono raccolti per strada, sono diventati la “nostra famiglia”. Nel corso di questi anni abbiamo condiviso con gli uomini e le donne della comunità di Kimbondo non soltanto le loro pene, le loro malattie, i loro problemi esistenziali, ma anche un vero e proprio progetto di futuro. E di questo siamo, dobbiamo essere, molto orgogliosi.

Negli ultimi due anni, insieme con molte altre associazioni di volontariato, abbiamo dato vita ad una “rete di solidarietà”, Hub for Kimbondo, che ha reso possibile far compiere un importante salto di qualità alle condizioni di vita del “popolo di Kimbondo” e più in generale alle cure mediche che oggi l’ospedale pediatrico può offrire.

I miei numerosi viaggi in Congo sono sempre stati finalizzati, oltre che a rinsaldare il caloroso rapporto umano con gli ospiti di Kimbondo e con il personale che ci lavora, e a cercare di risolvere i mille problemi pratici che ci sono, anche al mantenimento dei rapporti con le istituzioni locali, al fine dello snellimento delle procedure burocratiche che è necessario espletare per portare gli aiuti in loco. L’impegno è stato ed è intensissimo, i risultati si cominciano a vedere.

Ma da quest’anno il mio rapporto con Kimbondo ha cambiato passo. In occasione della mia visita a febbraio, Padre Hugo, per la prima volta, mi ha espressamente chiesto di occuparmi anche, in modo diretto, di un’ospite appena arrivata in Pediatria, troppo fragile e bisognosa di cure e attenzioni per essere messa con tutti gli altri: Bernadette. Nata alla fine di gennaio, sieropositiva, peso inferiore ai due chili, mamma e sorella gemella morte nel darla alla luce. La piccola, al suo arrivo a Kimbondo, presentava due grandi ascessi alla testa, forse dovuti dall’uso del forcipe durante il parto. Vivere con lei giorno e notte e impostare i miei ritmi di vita confrontandomi con biberon e pannolini – oltre che tornare indietro di trent’anni, quando è nata Valentina – mi ha fatto capire l’immenso bisogno, fisico ma soprattutto affettivo, che hanno questi piccoli che lottano ogni momento per la sopravvivenza.  Non è stato, e non è, facile aiutarla. Il bisogno di vicinanza è immenso. E il rischio di eccedere nelle attenzioni, a scapito del lavoro da fare per tutti, è alto. Avrei voluto darle tutto ma guardandomi attorno c’erano altri mille occhi che mi osservavano ed erano altrettanto bisognosi di quell’affetto, di quell’amore e di quelle cure di cui ogni bambino dovrebbe avere diritto. Ho cercato di fare l’una e l’altra cosa.

Nel mese di marzo sono tornata a Kimbondo ed ho ritrovato Bernadette, sempre bisognosa di attenzioni ma migliorata. Ma c’era anche Johanna, nata pure lei alla fine di gennaio, stesso peso, arrivata alla Pediatria perché portatrice di gravi handicap neurologici. E la storia si è ripetuta. Stesse difficoltà, stesso slancio da parte mia, stessa condivisione con tutti gli altri volontari. Una gioia enorme, che non riesco a descrivervi ma che spero di riuscire a trasmettervi.

La Pediatria di Kimbondo, da quando Laura Perna ha lasciato la vita agiata per dedicarsi anima e corpo alla solidarietà, accoglie questi piccoli, li cura, li cresce e cerca di dar loro un futuro, quello possibile e per tanti, vi assicuro, anche quello impossibile, impensabile. Molta strada è stata fatta, ma moltissima è ancora da fare. Percorrerla con loro è il nostro unico obiettivo. Aiutateci, unitevi a noi.

Dona ora:     conto corrente postale 10202000

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Beneficiario:            Fondazione InSé Onlus

Causale:        Kimbondo

 

Grazie , Iole

Maggio 2014



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